Design e architettura diventano tridimensionali con la stampa lenticolare

Francesca Negri / 27 Novembre 2015 / Stili e Novità

Se pensavate che il design e l’architettura avessero terminato gli spunti creativi con cui stupirvi non avete fatto i conti con le potenzialità delle nuove tecnologie degli ultimi anni, oggi vi parliamo infatti di stampa lenticolare. Si tratta di una tecnica che permette di creare tridimensionalità e movimento su superfici di diverso tipo, come ad esempio il cambio netto di due immagini, la graduale trasformazione di un oggetto in un altro oppure l’ingrandimento di un particolare di una scena. Usata molto nel settore della comunicazione e della pubblicità, la stampa lenticolare ora trova una nuova applicazione nel mondo dell’architettura e del design grazie ai suoi strabilianti effetti animati in cui si cimentano molti artisti e professionisti.

All’azienda milanese Tre D, unica in Europa specializzata nella produzione di stampe lenticolari, si sono già rivolti designer e studi di architettura di tutto il mondo.

In Italia la stampa lenticolare ha invaso il panorama urbano di Napoli con installazioni spettacolari presso due stazioni della metropolitana, Università e Toledo. La stazione Università è stata realizzata dal designer newyorkese Karim Rashid, all’interno del progetto “Stazioni dell’arte”, promosso in occasione della costruzione delle linee partenopee. L’artista ha dato libero sfogo alla sua creatività impreziosendo l’interno della stazione con tre pareti lenticolari composte da diversi pannelli modulari, retroilluminati e di grandi dimensioni, che cambiano colore al movimento dell’osservatore sulla banchina raffigurando il linguaggio umano mentre si diffonde dalle sinapsi al cervello.

La stazione Toledo, situata nel quartiere San Giuseppe, è stata invece progettata dall’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca. Un vero e proprio gioiello dell’urbanistica: due grandi mosaici dell’artista William Kentridge, scale mobili illuminate dall’interno, con un elegante gioco di colori e la suggestiva galleria del mare “By the Sea…You and Me” di Robert Wilson, realizzata con la tecnica della stampa lenticolare. Due grandi pareti accompagnano i pendolari dalle scale mobili alle banchine dei treni, per un totale di 48 moduli e altrettanti metri di installazione, che rappresentano un susseguirsi di onde. Grazie a un effetto multiframe le onde si animano al passare dei pedoni e grazie alla retroilluminazione e all’aggiunta di una lastra di vetro che incornicia l’opera l’impatto visivo risulta ancora più d’effetto.

Paesaggi urbani ma anche hotel in Europa e nel mondo. La tecnologia dell’azienda milanese è volata in Svezia e a Hong Kong per abbellire e stupire gli ospiti dello Stora Hotellet di Umea e del W Hotel di Hong Kong.

Nel primo caso la ristrutturazione dello storico hotel, avvenuta nel 2011 ad opera dello studio svedese stylt trampoli, ha visto la stampa lenticolare protagonista dell’allestimento degli interni. Le decorazioni delle porte delle stanze d’albergo, che richiamano la tradizione marittima della città, prendono vita, con un alternarsi di paesaggi artistici e oceanici suggestivi. Mari in tempesta, aurore boreali, mondi subacquei sono solo alcuni dei soggetti che caratterizzano ciascun pannello dando l’impressione di entrare non semplicemente in una stanza ma in un vero e proprio mondo.

Anche a Hong Kong la stampa lenticolare diventa un elemento integrato nell’arredamento di uno dei più lussuosi alberghi del mondo, famoso per la ricercatezza e la raffinatezza del design dei suoi arredi. L’architetto australiano Fabio Ongarato ha rivestito l’atrio del W Hotel con tre grandi pannelli lenticolari che personalizzano ciascuna delle tre pareti antistanti l’ingresso con immagini di mondi incantati e fantastici in movimento.

Una tecnica in continua evoluzione quella della stampa lenticolare che promette di continuare a stupirci con effetti e applicazioni sempre nuove… Quale sarà il prossimo settore in cui sarà utilizzata?

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