Gioielli di architettura: le creazioni di Ju’n’ko Architetti

Michela Pesenti / 5 Agosto 2016 / Stili e Novità

Dopo gli zaini che si ispirano alle antiche sculture greche e gli anelli che ricreano gli skyline delle più belle città del mondo (se vi siete persi gli articoli potete dare un’occhiata rispettivamente qui e qui), torniamo a raccontarvi del legame che unisce architettura e moda attraverso i gioielli creati dallo studio milanese Ju’n’ko Architetti: una collezione di ciondoli per indossare e sfoggiare al collo pedenti che rievocano le torri e i palazzi simbolo di Milano.

Sei in tutto i soggetti della collezione Gioielli di architettura tra cui scegliere, dalle strutture del passato ai grattacieli più moderni: dal campanile di San Gottardo in corte, edificato nel 1336 da Francesco Pecorari, alla Torre Filarete del 1450; dalla discussa Torre Velasca progettata nel 1958 dallo Studio BBPR al Grattacielo Pirelli di Gio Ponti del 1960, fino ai recentissimi Bosco Verticale di Stefano Boeri del 2014 e “Il Dritto“, il grattacielo realizzato nel 2015 da Arata Isozaki nel nuovo quartiere City Life.

 

 

Una collezione dedicata ai palazzi che rendono unico il paesaggio urbano milanese e caratterizzano lo skyline della metropoli lombarda, riprodotti in pendenti in alumide, una miscela di polveri di nylon e alluminio, un materiale resistente e leggermente flessibile. Utilizzato per la stampa 3D, tecnologia con cui stati creati i gioielli, l’alumide ha un aspetto granuloso e poroso, ma la polvere di alluminio dà un tocco di brillantezza alla superficie dei monili.

 

Forme essenziali per l’architettura che si fa gioiello, l’architettura come un cristallo, così come l’ha definita Gio Ponti nel suo libro Amate l’architettura: «L’Architettura è un cristallo, l’Architettura pura è un cristallo; quando è pura, è pura come un cristallo, magica, chiusa, esclusiva, autonoma, incontaminata, incorrotta, assoluta, definitiva, come un cristallo. È cubo, è parallelepipedo, è piramide, è obelisco, è torre».

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