L’architettura alla Isaac Asimov

Francesca Negri / 8 Agosto 2014 / Stili e Novità

Synthetic Skin potrebbe essere uscito dalla penna di Isaac Asimov, il famoso scrittore le cui opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientificaSi tratta di un progetto di laurea per l’Università di arti applicate di Vienna, realizzato da Maya Pindeus con lo studio Zaha Hadid Architects che unisce in ambito architettonico i principi cinematici con i progressi della pneumatica: l’introduzione della tecnica della soft robotics, “robotica morbida”, sostituisce alcuni principi di funzionamento meccanico dell’architettura, trasformandola in oggetto interattivo che segue, per forme e mobilità, il paradigma biologico.

L’idea è quella di realizzare un nuovo tipo d’architettura interattiva. Utilizzando i principi robotici nel processo di progettazione e di fabbricazione, la ricerca articola un’architettura che si adatta spazialmente alle mutevoli esigenze dei suoi utenti e al suo ambiente. I “robot morbidi” hanno una vasta gamma di differenti modelli di deformazione strutturale, azionata da sistemi pneumatici che prevedono il gonfiaggio degli elementi. La modalità di funzionamento si ispira alle strutture biologiche degli animali, come i tentacoli dei molluschi o il torace dei mammiferi e ha la particolarità di consentire le deformazioni senza la necessità di giunzioni esterne.

L’uso di questa tecnica robotica è stato impiegato per configurare strutture spaziali che possono adattarsi a diversi scenari.
Lo spazio del Museumsquartier di Vienna è stato scelto come location per l’applicazione della tecnologia: in questo ambito è stata realizzata una struttura multifunzionale ed interattiva. La “pelle sintetica” modifica la sua struttura spaziale realizzando diversi scenari utili nel contesto di questo spazio urbano culturale, realizzando una superficie di copertura per eventi che prevedono un flusso di visitatori costante, giorno e notte.

(Foto © Maya Pindeus)

 

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