L’asilo green del futuro secondo gli architetti di Aut Aut

Michela Pesenti / 15 Aprile 2016 / Stili e Novità

Un asilo green dove coltivare piccoli orti, curare il verde delle serre, osservare le abitudini degli animali: si chiama Nursery Fields Forever il progetto con cui il team di architetti di Aut Aut ha vinto il concorso di idee AWR International Ideas Competition per l’asilo del futuro a Londra.

Il team, formato da Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar e Davide Troiani, ha pensato a uno spazio in cui i bambini crescano imparando i ritmi della natura e approcciandosi all’agricoltura e all’allevamento sostenibile. Il progetto, sviluppato dai quattro architetti, parte dal presupposto che, al giorno d’oggi, l’assenza di un’esperienza diretta con la natura abbia in qualche modo deviato la percezione che i bambini hanno del mondo e dei suoi processi basilari, soprattutto per chi abita nelle città. Ecco quindi l’approccio di Nursery Fields Forever: vedere, toccare, prendersi cura di piante e animali, scoprire cosa nasce da un germoglio e di cosa ha bisogno un animale. «Più che sugli elementi architettonici abbiamo lavorato sull’approccio educativo che l’asilo avrebbe potuto offrire. Vogliamo che i bambini riscoprano attraverso l’esperienza diretta cosa sono e da dove vengono i prodotti che consumano» spiega Jonathan Lazar in un’intervista al Corriere.it.

E così le aule tradizionali sono affiancate da serre e micro orti, gli spazi esterni da stalle e recinti per gli animali. I bambini imparano cosa c’è dietro quello che mangiano e partecipano alla produzione degli ortaggi attraverso alcuni laboratori: un approccio educativo che si basa sull’indipendenza, sull’importanza dell’esperienza diretta e del gioco come apprendimento. «Se è all’asilo che si pongono le basi della conoscenza, imparare cos’è il cibo e il processo produttivo ci è sembrato un aspetto importante», ha dichiarato ancora Jonathan Lazar, «per cui abbiamo proposto uno spazio che punti su questo, perché pensiamo che sia fondamentale sviluppare una coscienza ambientale sin da piccoli».

In Nursery Fields Forever gli schemi delle classi vengono rotti per lasciare spazio a laboratori in cui si fanno crescere ortaggi; l’asilo diventa un’oasi green in città, con gli spazi “agricoli” che si integrano perfettamente a quelli più tradizionali in una struttura che rispetta tutti i criteri di eco-sostenibilità e con un impatto ambientale molto basso grazie a un ottimo isolamento termico e all’autosufficienza energetica garantita dalla produzione di energia solare ed eolica. Un approccio insolito in cui design e architettura si mettono a servizio dell’educazione ambientale.

  • Sarebbe corretto segnalare che questo articolo è del Corriere della Sera – Corriere Sociale -.
    Benedetta Michelangeli è la giornalista che l’ha scritto. Grazie.

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