Nuovi concept per il restaurant design

Michela Pesenti / 18 Novembre 2015 / Stili e Novità

Design e creatività per stuzzicare il palato: un mondo di dettagli, accuratamente studiati, frutto di progetti, ricerche, investimenti, passione e anima. Stiamo parlando di restaurant design, un settore in continua evoluzione, che vede svilupparsi nuovi concept e idee che, abbinati all’amore per il cibo, trasformano la semplice cena o il pranzo di tutti i giorni in un’esperienza unica.

Per questo motivo abbiamo pensato di condurvi in un viaggio tra alcune delle nuove tendenze del settore suggerite nel libro “Innovare nella tradizione. Storie e protagonisti per le vie di Milano“, pubblicato il 15 novembre a cura di Alessandro Coltro e Jessica Malfatto. Dal ristorante con orto al locale con un palco per gli spettacoli teatrali, da un ambiente casalingo tipico del Sud Italia a una cascina agricola nel cuore di Milano: ecco alcune location che abbiamo scelto per voi.

Sapore vintage

Dalle colonne di San Lorenzo a Corso Lodi: lo spirito vintage e l’amore per gli oggetti di una volta sono gli elementi che animano e rendono unici i ristoranti A casa Eatery e U Barba.
Il primo è una piccola oasi nata nel 2014 che catapulta i commensali nella tipica atmosfera del sud Italia, per via dell’ambiente diviso in tre zone che riproducono le aree tipiche delle case delle nonne del sud: un salottino, una cucina accogliente e uno spazio dove si impastava il pane. Tra colori pastello, tavoli in formica, arredi tipici dei pastifici artigianali fanno bella mostra di sè pezzi unici come una libreria ricavata da una selleria, teiere e un vecchio frigorifero ancora funzionate.

U Barba è invece un’osteria che parla genovese, nata dai resti di una vecchia trattoria, con annessa bocciofila, interamente restaurata: tavoli rettangolari e lunghi, disegnati da uno dei proprietari, si accompagnano a pezzi di recupero riadattati agli spazi, tra cui valigie d’epoca e una vespa appese alla parete, una cella frigorifera in legno, sedie anni Sessanta provenienti da un refettorio francese e lampade scovate in un mercatino.

Quando la cucina apre le porte allo spettacolo

«Un locale che vuole unire i mondi dell’arte e dello spettacolo con quello della cucina in un continuo scambio di sinergie e contaminazioni», così si definisce Bys, ristorante nato nel 2013 dall’esperienza di Massimo Bonci, allievo di Gualtiero Marchesi. Un ristorante di qualità ma allo stesso tempo una vetrina per i giovani artisti emergenti, un teatro per spettacoli legati al mondo del food, concerti e musica dal vivo grazie alla presenza di un palco che si affaccia sulla sala più grande del ristorante.

Cultura, teatro, arte, letteratura e cucina: anche il ristorante Dicocibo vanta un piccolo palcoscenico per spettacoli e le pareti sono state trasformate in enormi lavagne. Nato nel 2009, il ristorante si basa su un concept che, come dichiara nel libro una delle proprietarie, «continua a cambiare cappello a ogni ora del giorno e della sera: durante la pausa pranzo siamo un locale tradizionale mentre la sera, in particolare il giovedì, organizziamo un’apertura anticipata, con degli aperitivi musicali, con musicisti live che suonano e alcuni piccoli spettacoli o presentazioni di libri. Il venerdì, invece, è il momento delle cene a tema, con spettacoli che mescolano cultura e cucina».

Un angolo di verde in città

Tre polmoni verdi dove stuzzicare il palato immersi in oasi di pace, segnatevi questi nomi: Erba brusca, Ottimomassimo e Un posto a Milano.
Erba Brusca, al confine tra campagna e città, si propone  come anello di congiunzione con la dimensione rurale. Il progetto degli interni e degli esterni, a cura di rgastudio, riflette lo spirito e la filosofia del ristorante: materiali naturali, attenzione ai particolari, colori dell’orto e bottiglie di vino esposte alle pareti in un mobile-libreria che reinterpreta la forma delle cassette di frutta. Nel dehors si può poi pranzare all’ombra di un pergolato di fianco alle vasche dell’orto, mentre all’ingresso sono a disposizione alcune biciclette per i clienti che vogliono passeggiare sul naviglio.

«Il nostro locale vuole essere proprio una casa sull’albero, un luogo fresco, verde, innovativo, dove le persone possono trovare ristoro, anche leggendo, vivendo un momento di armonia ed equilibrio», queste le parole dei responsabili di Ottimomassimo, fast gourmet che ha come principale elemento d’arredo un grande albero di castagno, ben piantato al piano terra, i cui rami raggiungono le vetrine fino ad arrivare all’elegante soppalco panoramico.

Una cascina agricola del Seicento, ovvero Cascina Cuccagna in zona Porta Romana, ristrutturata e ora un luogo dove degustare prelibatezze realizzate con materie prime attentamente selezionate: stiamo parlando di Un posto a Milano. Un luogo dove assaggiare i prodotti della terra e allo stesso tempo rilassarsi nella Foresteria, piccola struttura dove ciascuno può riposare in qualsiasi momento della giornata, immersi nell’antica proprietà dei Padri Fatebenefratelli.

Dettagli di moda

Un concept innovativo in cui un ristorante si identifica con un marchio mondiale: Ceresio7 sorge sulla magnifica terrazza del palazzo storico dell’Enel, sede di Dsquared2, rinomato brand di abbigliamento. Il progetto ha visto coinvolti gli stilisti Dean e Dan Caten, lo studio di architettura Storage per lo sviluppo architettonico e lo studio di interior design Dimore Studio per la realizzazione degli interni e dei complementi. La spaziosa sala interna, affacciata sul moderno skyline del nuovo centro direzionale e delle Varesine, è arricchita dalla presenza di due piscine e da una terrazza con vista che permette agli ospiti di gustare le creazioni dello chef Elio Sironi en plein air.

Una piccola selezione di locali per scoprire le nuove tendenze del restaurant design e conoscere i protagonisti di un nuovo modo di concepire la ristorazione, che hanno saputo raccogliere stimoli e spunti per trasformarli in realtà di successo dove creatività e gusto si sposano alla perfezione. Per scoprire il resto dei locali selezionati dagli autori vi lasciamo in compagnia delle pagine del libro (se non sapete resistere li potete scoprire qui).

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