Come sarà l’architettura delle città del futuro?

Michela Pesenti / 15 Luglio 2016 / Stili e Novità

Come saranno le città del futuro? Ve lo siete mai chiesto? Con la popolazione mondiale in continuo aumento, la sfida per gli architetti di domani sarà costruire città sostenibili, nel pieno rispetto dell’ambiente e con un alto livello di qualità della vita. Realizzare nuove città da zero, grattacieli a spirale, complessi residenziali sulle scogliere, sono solo alcune delle idee originali e futuristiche a cui potersi ispirare per la creazione delle città che verranno, e noi ve le raccontiamo.

Un quartiere immerso nel verde

Ispirato alle risaie coltivate sulle terrazze, il progetto ParkRoyal on Pickering realizzato a Singapore dallo studio singaporiano WOHA, vincitore nel 2015 del premio Urban Habitat Award, è un esempio di come sia possibile integrare un polmone verde e grattacieli abitati nel cuore di una metropoli. L’area edificata e il verde appartengono a uno stesso sistema fisico e concettuale, senza che le specie floreali siano da intendersi esclusivamente come elementi decorativi. L’integrazione tra le due anime è assoluta, tanto che le terrazze del complesso si trasformano in parchi e giardini, tra cascate di foglie, arbusti e palme, come se ci si trovasse in una foresta.

 

Costruire sulle scogliere

Per ovviare alla mancanza di terreno su cui costruire nuovi edifici, gli architetti coreani Kim Min Kyu, Lee Chang Han, Kim Myeong Seop, Kim Dong Yeop, Ju Ji Hun e Kim Na Kyoung hanno ideato Living on the Edge, un progetto che propone di trasformare le scogliere di tutto il mondo in un posto dove realizzare nuove soluzioni abitative. Nonostante quella proposta sia una soluzione che possa andare incontro a diversi problemi, tra cui ad esempio l’innalzamento del livello del mare, gli architetti garantiscono che sfruttare le scogliere permetterà di espandere i centri abitati rispettando l’ambiente e i territori circostanti.

 

Recuperare le aree industriali

Recuperare un’area industriale per risolvere i problemi di elevata densità della popolazione: va in questa direzione la proposta dello studio svedese Kjellander + Sjöberg per trasformare il terreno industriale dell’isola svedese Kvarnholmen in un nucleo urbano. Il progetto prevede la realizzazione di più di mille case, di metrature diverse, negozi, scuole e spazi pubblici a cui si aggiunge l’edificazione di un’infrastruttura in grado di raccogliere e conservare l’acqua piovana, creando così un ambiente urbano vivibile.

 

Il distretto dell’innovazione

Lo studio SHoP Architects ha progettato una sorta di campus urbano per ospitare e assorbire parte della popolazione di Miami. Una combinazione di servizi pubblici, strutture ricettive, ristoranti, parchi, case di tutti i tipi e uffici per il coworiking: ecco l’Innovation District che potrebbe sorgere nella zona attorno a Park West, dove confluiranno le aziende tecnologiche della città.

 

Case su case

Edifici alti con mini-appartamenti: è questa una fra le soluzioni più comuni quando si tratta di arginare la crescita della popolazione, a scapito però del paesaggio urbano. Così lo studio statunitense MAD ha proposto per Beverly Hills, famoso quartiere di Los Angeles, la realizzazione di un doppio strato di case: un primo livello di abitazioni basse sopra le quali sorgeranno altre case unifamiliari che rispettano l’ambiente grazie alla presenza di spazi verdi.

 

Grattacieli a spirale

La proposta dello studio internazionale Nabito, con sede a Barcellona e Dubai, si basa sulla realizzazione di grattacieli a spirale, che sembrano una scala chiocciola, studiati in ogni dettaglio affinché tutti gli appartamenti della torre possano avere un proprio spazio verde e delle piccole terrazze per godere di una vista unica.

 

Un’azienda agricola sopra la città

Coniugare l’alta densità della popolazione con la creazione di spazi pubblici e la dimensione agricola: il progetto Milano Stadt Krone 2030 di Studio Shift prevede la realizzazione di campi agricoli disposti su diversi livelli, le cui culture sono piantate a seconda delle esigenze climatiche. Sotto ciascun terreno trovano spazio abitazioni per 25mila persone, oltre a aree commerciali,  giardini e parchi pubblici che completano il distretto urbano.

    SHARE VIA