Tutti i vincitori del Compasso d’oro 2016

Michela Pesenti / 17 Giugno 2016 / Stili e Novità

Una Ferrari, una caffettiera, lampade, sedute, ganci di sicurezza, uno yacht: ecco alcuni dei tredici vincitori dell’edizione 2016 del Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento internazionale assegnato il 14 giugno dall’Associazione per il Disegno Industriale (ADI).

Il “nobel” del design, giunto alla sua ventiquattresima edizione, nacque nel 1954 da un’idea di Gio Ponti e inizialmente fu organizzato per anni dalla Rinascente di Milano con lo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano, allora ai suoi albori. Nel 1964 l’organizzazione del premio fu assegnata all’ADI che da allora vigila sull’imparzialità dei riconoscimenti assegnati.

La giuria internazionale, formata da designer, ricercatori, critici e docenti, ha premiato la creatività, l’innovazione, l’estetica, l’impatto ambientale e sociale e la carica rivoluzionaria dei progetti. Consegnati inoltre dodici premi alla carriera, oltre a numerose menzioni speciali tra cui figura anche Lea Ceramiche, partner HABIMAT.

 

I PROGETTI VINCITORI

Ecco tutti i tredici vincitori del Compasso d’Oro 2016:

Design per l’abitare

5mm, Rubinetterie3M: disegnato da Giampiero Castagnoli, Marco Fagioli ed Emanuel Gargano, il rubinetto è stato apprezzato dai giudici per l’eccellente risultato che trasmette la convergenza tra soluzioni tecnologiche e linguaggio formale e innovativo; una soluzione compatta che indica nuovi scenari.

Ascent, Luceplan: la lampada di Daniel Rybakken è stata premiata per la semplicità della bellezza di un gesto che calibra l’intensità e l’ampiezza della luce.

OK, Flos: un oggetto, quello disegnato da Konstantin Grcic, che propone l’evoluzione di un’icona conservandone la tradizionale eleganza.

Ossidiana, Alessi: la caffettiera di Mario Trimarchi ha ricevuto il Compasso d’Oro per la tradizione e l’innovazione di un oggetto tipicamente italiano che sembrava immutabile.

 

Design per la comunicazione

Auditorium Giovanni Arvedi, Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini: il progetto di Giorgio Palù e Michele Bianchi è stato premiato per aver realizzato con bellezza ed eleganza il concetto di armonia pari a un grande strumento musicale.

 

Design per il lavoro

FlaP, Caimi Brevetti: un sistema di pannelli fonoassorbenti, versatile e libero, realizzato da Alberto e Francesco Meda, che propone una nuova soluzione per un problema invisibile come i suoni e i rumori.

Vela, Tecno: lo studio Lievore Altherr Molina, secondo la giuria, ha condotto una ricerca che si concretizza in una seduta elegante, leggera, tecnologica e solida, integrando in modo brillante ergonomia ed estetica.

 

Design per la mobilità

Ferrari – FXX K, Ferrari: disegnata da Flavio Manzoni con Werner Gruber, l’automobile è un esempio di grande artigianalità industriale che rispecchia i valori della Ferrari e del made in Italy, un riconoscimento a un team formidabile che incarna i valori di un marchio storico.

Monokini, Baglietto: lo yacht progettato dai designer Francesco Paszkowski, Alberto Mancini e dall’azienda Baglietto ha saputo reinterpretare un archetipo e una tradizione marinara introducendo tecnologie innovative.

 

Design per la persona

Lucetta, Palomar: Emanuele Pizzolorusso con Alessandro Maffioletti, Giancarlo Pizzolorusso e Davide Uderzo hanno disegnato un prodotto piccolo, ma grande: un oggetto che dà una risposta intelligente a un’oggettiva necessità.

Omnia, Technogym: il Design Center dell’azienda produttrice di attrezzi per lo sport ha saputo dar vita a un sistema compatto che favorisce il benessere fatto di forma fisica e socializzazione.

Twin Gate, Grivel: i moschetti disegnati da R&D Grivel con Maurizio Gallo hanno ricevuto il Compasso d’Oro per un oggetto specialistico che migliora significativamente tutela e sicurezza nel rispetto della semplicità della forma.

 

Design per il sociale

Design as a Development tool, UNIDO – United Nations Industrial Development Organisation: premiato il progetto di Giulio e Valerio Vinaccia, destinato a promouovere il design e la creatività in contesti e Paesi con risorse limitate attraverso l’utilizzo di materiali e risorse locali.

 

Menzione d’onore invece a Type 32 Slimtech, la collezione di Lea Ceramiche firmata da Diego Grandi che, su lastre in gres laminato effetto legno, sorprende con un gioco di grafismi proposti in quattro varianti cromatiche che danno origine a infinite combinazioni e a una originale e insolita variante di pavimento decorato.

 

Tutti i progetti vincitori saranno in mostra fino al 22 giugno nel palazzo di corso Monforte 35, a Milano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. In esposizione 237 prodotti di design, di ogni categoria: dall’arredamento all’illuminazione, dai mezzi di trasporto ai servizi, agli oggetti personali.

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