Un bagno in 6 mq? La sfida di Eera Contest vinta da studio wok

Michela Pesenti / 3 Giugno 2016 / Stili e Novità

Progettare un bagno in soli 6 mq di spazio: ecco la sfida lanciata ad architetti e designer dal concorso Eera Contest 2016, promosso da Eera – Soluzioni in pietra per l’architettura, in collaborazione con l’Associazione per il Disegno Industriale – delegazione Veneto e Trentino Alto Adige.

Ad aggiudicarsi il contest, tra i 66 progetti candidati da tutta Italia, sono stati Marcello Bondavalli, Nicola Brenna e Carlo Alberto Tagliabue dello studio wok di Milano con il progetto “Stanza da bagno per uomo” che è riuscito a ideare un ambiente bagno minimo dal punto di vista spaziale, ma non privato della dimensione estetica e del comfort – come recita il concorso – per valorizzare e riscoprire la bellezza e il potenziale del marmo nell’architettura d’interni nell’ambito di un tipico appartamento residenziale cittadino.

 

“Stanza da bagno per uomo”, secondo il parere della giuria che ha decretato i vincitori il 6 maggio scorso, «esprime attraverso un sistema modulare leggero, le potenzialità spaziali del piccolo ambiente e allo stesso tempo la coerente applicazione dei materiali lapidei. L’immagine ottenuta crea così un’inedita impressione di leggerezza e flessibilità degli spazi. Interessante, inoltre, la potenziale facilità di esecuzione del sistema e il conseguente adattamento ad ambienti di dimensioni variabili».

Il progetto presentato dallo studio wok prende spunto dalle lezioni dei maestri dell’architettura del primo Novecento come Franco Albini, Gio Ponti e Le Corbusier e affronta il tema degli spazi sempre più ridotti, che caratterizzano l’abitare contemporaneo, proponendo una soluzione in cui la parete del lavabo, incorniciata da un sistema a traliccio, diventa uno spazio dove poter aggiungere e cambiare disposizione a elementi e oggetti secondo i propri gusti. 

«Con l’evolversi della società mutano anche i bisogni dell’individuo e quindi le forme dell’abitare – sottolinea Marcello Bondavalli, uno degli autori – così la condizione di intimità tipica della stanza da bagno può essere arricchita da nuovi usi non consueti: deve diventare uno spazio fruibile e mutevole dove rilassarsi seduti su una panca, leggere un libro, pren­dersi cura di se stessi dando vita a un nuovo concetto di wellness fisico e mentale».

Il progetto vincitore del contest verrà a breve realizzato ed esposto all’interno dello showroom di Eera in provincia di Verona a Sega di Cavaion.

    SHARE VIA