Un nuovo volto per l’Île de la Cité di Parigi

Michela Pesenti / 21 Aprile 2017 / Stili e Novità

Ridisegnare uno dei complessi monumentali più famosi del mondo, l’Île de la Cité di Parigi, uno dei quartieri più visitati dai turisti e patrimonio dell’Unesco dove sorgono la cattedrale di Notre-Dame, la Sainte-Chapelle e il complesso del Palais de la Cité. Lo studio del progetto che darà un nuovo volto all’isola sulla Senna è stato affidato all’architetto Dominique Perrault, autore, tra l’altro, della Biblioteca nazionale di Francia, affiancato da Philippe Bélaval, presidente del Centre des monuments nationaux (Centro dei monumenti nazionali). Ai due è stato chiesto di proporre un asse d’intervento destinato a rispondere ai bisogni dell’Isola tenendo conto della strategia di sviluppo sostenibile messa in campo dalla città di Parigi. «Si tratta – scrivono dal ministero – di pensare l’Isola nella sua globalità, come un quartiere vivo e aperto, rivolto verso le due rive della Senna, conciliando attività economiche con una migliore accoglienza per i turisti e con la valorizzazione di un patrimonio senza eguali».

 

Il masterplan elaborato dall’architetto, intitolato “Mission Île de la Cité“, si propone di trasformare l’area da isola di monumenti a “isola monumento”, attraverso un progetto urbano evolutivo organizzato in 35 proposte che coinvolgono circa 22,5 ettari di superficie, per recuperare e riappropriarsi degli spazi non utilizzati: «Mantenendo le coerenza architettonica dell’insieme, abbiamo voluto rivelare le possibilità del sito investendone gli spazi nascosti, le corti interne, i passaggi e i sotterranei per densificare un luogo dove la superficie fondiaria disponibile è stimata in oltre 10omila mq», ha sottolineato Perrault.

 

Il progetto punta dunque a fare dell’isola un quartiere valorizzando l’attraversamento longitudinale e ciascun isolato, realizzando nuove sistemazioni, ridando fluidità ai percorsi pedonali e agli spazi pubblici e connettendoli meglio con la rete dei trasporti pubblici e trasformando inoltre il mercato dei fiori in una grande serra che ospiti anche altre attività in connessione con la metropolitana. Il progetto di Perrault, lasciando accessibile ai veicoli il grande asse centrale del boulevard, si propone di scavalcare la Senna tramite due passerelle pedonali a ovest, realizzando un imbarcadero per accedere in battello alla spianata di Notre-Dame, rivedendo in aggiunta tutta la circolazione dell’area, riservando la riva destra (nord) alle automobili e alla logistica, mentre la riva opposta dovrebbe essere destinata a passeggiata pedonale che sboccherebbe in una piazza all’estremità a monte (est), con attività sportive e di svago installate su piattaforme galleggianti sull’acqua.

 

Il masterplan prevede poi la realizzazione  di una vasta piazza tra il Palazzo di giustizia e l’Hôtel Dieu, connessi tramite una galleria sotterranea, e la valorizzazione del complesso Sainte Chapelle/Conciergerie ristabilendo legami tra i due monumenti e rimodellandone gli accessi a vocazione turistica dal boulevard centrale. Ad eccezione per la hall in vetro per il mercato dei fiori, non sono previsti interventi ex novo e per garantire l’attrattività dell’isola, richiamare gli abitanti e predisporre un mix funzionale, Bélaval e Perrault puntano anche sulla privatizzazione di un alcuni spazi per realizzare abitazioni e attività commerciali.

  • Altra faraonica “OPERA” che solo in Nazioni inclini al CORAGGIO può essere realizzata. Chapeaux

SHARE VIA