I nuovi trend dell’abitare secondo HABIMAT

Team HABIMAT / 30 Giugno 2022 / Magazine

Earth calling, ecocentrismo, joyful path e spiritual, le tendenze dell’interior design da non perdere.

06/2022

di Irene Perico

Trend abitareNegli ultimi due anni, complice la pandemia, gli spazi della quotidianità sono stati percepiti e vissuti in modo diverso, grazie a una nuova consapevolezza riguardo a come gli ambienti, soprattutto domestici, debbano rispondere sempre più ai bisogni di chi li vive.

Non più una casa nomade, la cui funzione principale era quella di essere un luogo di riposo e ristoro, bensì uno spazio di incontro e condivisione, un ambiente emotivo in cui ogni giorno vivere e compiere ritualità empatiche con gli oggetti in esso presenti.

Tutto questo si è tradotto, a livello progettuale, in una perimetrazione degli spazi più marcata rispetto a quanto accadeva pre-pandemia, dovuta alla necessità di avere ambienti maggiormente funzionali e con una precisa connotazione emotiva.

Un nuovo modello di progettazione legato al crescente desiderio di migliorare gli ambienti della propria vita non solo dal punto di vista del comfort ma anche dello stile di arredo, scegliendo tra le tendenze più attuali in materia di interior design quelle che rispecchiano maggiormente i gusti, i desideri e il rapporto di ciascuno con la casa, diventata la perfetta scenografia di ogni momento.

I TREND DEL 2022

Accompagnare e supportare architetti e privati nell’individuazione e selezione di finiture, texture, colori e materie adatte a ciascun progetto, tra i nuovi stili dell’abitare che imperversano nell’interior design, è la mission dei 36 showroom HABIMAT. Grazie alle partnership ormai consolidate con i brand di riferimento del made in Italy – dai pavimenti ai rivestimenti, dall’arredobagno al colore – HABIMAT ha uno sguardo privilegiato sul settore che gli consente di elaborare le diverse tendenze e farsi interprete di ispirazioni e suggestioni da proporre ai propri clienti.

Ma quali sono i trend predominanti del 2022?
Lo abbiamo chiesto alle architette Marina Del Monaco e Paola Lorenzoni dello Studio Del Monaco+Lorenzoni di Milano che dal 2015 collaborano in sinergia con il team HABIMAT, per lo sviluppo del nuovo modello di vendita degli showroom di BigMat.

A livello generale, sottolineano le architette, «si può notare una netta prevalenza del tema della sostenibilità come elemento trasversale a tutte le tendenze. L’interesse per l’ambiente e l’ecosostenibilità, intesa anche come rispetto e attenzione per il nostro futuro, è una sensibilità consolidata, che ha conosciuto un’importante accelerazione negli ultimi due anni e che accomuna tutti i trend di quest’anno. L’earth calling è un elemento che determina e delinea i linguaggi del design e la scelta di materiali, cromie e texture che riflettono i nostri valori e comportamenti».

Così, dal punto di vista dei materiali si nota la prevalenza del laterizio (materiale tra i più sperimentali di questo periodo), dell’argilla (usata, ad esempio, dall’architetto Mario Cucinella per Tecla, innovativo modello di abitazione ecosostenibile stampata in 3D in terra cruda), dei cotti, dei marmi, quest’ultimi texturizzati e connotati da un processo di ricerca che racconta la solidità della terra, e degli ottoni con un rimando in questo caso agli anni ’40 e ’70. Non mancano poi i materiali di riciclo e recupero di plastiche, resine e pietre di scarto utilizzate per dare vita all’effetto terrazzo tornato alla ribalta negli ultimi anni. Un mix di materiali il più possibile naturali e all’insegna di uno “sfruttamento” responsabile e non improprio dell’ambiente, basato su un processo di produzione industriale dal ridotto impatto ambientale.

Earth calling ed ecocentrismo

Earth calling ed ecocentrismo | Il modello di abitazione ecosostenibile Tecla dell’architetto Mario Cucinella.
© Iago Corazza

Una delle tendenze più attuali, individuata da HABIMAT, è poi l’ecocentrismo che si contraddistingue per la volontà di ritrovare una connessione e un rapporto empatico con la terra. Un desiderio che si traduce nell’affermazione dell’argilla e del laterizio, riproposto nell’ultima edizione di Cersaie in versione tridimensionale, smaltata e forata, dando vita a texture materiche nuove ma pervase da un “antico” sentimento di ancoraggio alla terra e alle radici che a essa ci legano, il tutto richiamato da sfumature in tinta, che spaziano dai rosa ai brownish, dai decori nelle ceramiche fino allo studio meticoloso, per quanto riguarda il grès porcellanato, delle pietre naturali – provenienti da cave in via d’estinzione – da riprodurre in ogni loro dettaglio. Una volontà di toccare con mano la materia che si ritrova, anche se in forma diversa, nella tendenza a celebrare la tecnologia, assopita negli ultimi due anni e che ora ritorna a farsi strada grazie all’evoluzione dei prodotti, in un mix di passato e futuro: soluzioni altamente tecnologiche ma fisicamente analogiche, dal momento che la tattilità è di per sé un aspetto analogico. Una tendenza che punta verso un’umanizzazione della tecnologia, coinvolgendo anche il metaverso, in cui si assiste alla materializzazione totale di ciò che è metafisico, creando spazi virtuali che sono estremamente reali, verso cui non mancano lo slancio e l’entusiasmo dell’architettura e del design che si stanno approcciando a questo nuovo mondo. Un universo virtuale in cui non mancano installazioni e opere d’arte ma che risulta essere al momento molto lontano dal mondo della ceramica ancora molto fisico con prodotti fermi all’epoca pre-pandemica.

Se il viaggio verso il metaverso è in fase sperimentale, il viaggio lungo il “sentiero della gioia” del trend joyful path è invece più concreto: un percorso alla scoperta di mondi diversi e altri rispetto alla nostra quotidianità, costellato da incontri inaspettati tra le persone all’insegna dell’accettazione e del rispetto delle differenze. Un sentiero che nel 2020, visto il periodo delicato, era più un luogo favolistico e dell’immaginazione, mentre ora tende a farsi via via sempre più reale grazie a una nuova visione che pervade le nostre vite in questa fase di transizione.

Un momento di continue trasformazioni, come sottolineato anche dal Pantone Color Institute in occasione del lancio di Very Peri, il colore del 2022 che inneggia a una nuova era di riscossa.

Una nuova «forma di sfrontatezza, un modo nuovo e consapevole per riprendere in mano la nostra vita combattendo le difficoltà con un atteggiamento positivo» come sottolineano Marina Del Monaco e Paola Lorenzoni. Un trend gioioso a cui le architette si sono ispirate per creare la nuova palette A New Place di HABIMAT COLOR COLLECTION: una palette caratterizzata da cromie più sature e più forti, con dei blu pervasi da una percentuale di rossi più consistente che li rende meno riflessivi ma vitaminici, allegri e gioiosi. Non solo rinnovata positività ma anche necessità e bisogno di tranquillità e appagamento spirituale, meditativo e psicologico: ecco ciò che racchiude spiritual, stile legato alla ricerca etica del benessere, in cui prevalgono colori freschi e pastello con qualche punta più accentuata che li rende energetici e onirici anche se più chiari rispetto alle cromie di A New Place. Una tendenza raccontata nel campo ceramico attraverso la scelta di formati e pattern che rimandano ai pixel come elemento che incarna e simboleggia i punti energetici del nostro corpo.

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