PNRR: LE NOVITÀ PER L’EDILIZIA

Carlo Vacca / 2 Aprile 2024 / Magazine

È entrato in vigore il 2 marzo il Decreto-legge 19/2024, noto come Decreto PNRR 4 o PNRR quater, che contiene aggiornamenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; tra le disposizioni ci sono anche nuove misure per gli operatori del settore edile. Dai controlli sui lavori finanziati dal PNRR alla stretta in tema di sicurezza con la nuova patente a punti nei cantieri, ma si incentivano anche la digitalizzazione e le fonti di energia rinnovabile. Ecco le principali novità per la filiera delle costruzioni.

 

CONTROLLI SU ASSEVERAZIONI PER I LAVORI DEL PNRR

Controlli su asseverazioni per i lavori del PNRRIn un’ottica di trasparenza sull’efficiente utilizzo delle risorse finanziarie, l’articolo 41 del Decreto introduce disposizioni in materia di controlli sugli interventi di efficientamento energetico, prevedendo che sul sito web del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) venga pubblicato l’elenco delle asseverazioni rendicontate degli interventi di efficientamento energetico finanziati tramite il PNRR (Missione2,Componente3) che hanno fruito delle detrazioni fiscali in materia di Ecobonus e Sismabonus.

A ciascuna asseverazione sarà collegato il codice univoco identificativo (ASID) attribuito dal portale informatico dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il codice unico di progetto (CUP). Nel 2023 sono stati rendicontati oltre 60mila interventi che corrispondono a una superficie ristrutturata superiore a 17,5 milioni di metri quadri, circa 200mila appartamenti.

Il PNRR ha stanziato 13,95 miliardi di euro – per riqualificare ed efficientare oltre 35 milioni di metri quadri entro il 2025 – a cui si sono poi aggiunti ulteriori miliardi del Fondo Complementare e del Decreto Rilancio, portando l’investimento a ben oltre 100 miliardi di euro, i quali richiedono un’attenta vigilanza per prevenire abusi e frodi.

La pubblicazione dell’elenco delle asseverazioni vuole assicurare la trasparenza e permettere un controllo pubblico sull’utilizzo dei fondi per le ristrutturazioni profonde – che devono ottenere un miglioramento di almeno due classi energetiche e un risparmio di energia primaria corrispondente del 40% – ma anche conformarsi agli obblighi di tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea, come sancito dai Regolamenti relativi al bilancio generale dell’Unione e al dispositivo per la ripresa e la resilienza. A livello europeo, il controllo sull’uso delle risorse è affidato a istituzioni come la European Court of Auditors, lo European Public Prosecutor’s Office e lo European Anti-Fraud Office che insieme ai controlli della Ragioneria generale dello Stato, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed ENEA devono garantire sicurezza contro l’uso improprio dei fondi.

In aggiunta ai controlli documentali e amministrativi è stata prevista anche un’intensificazione degli accertamenti sul luogo degli interventi con ispezioni svolte da ENEA, in collaborazione con gli altri organismi di controllo e seguendo una tempistica e delle priorità che rispettano le direttive del PNRR, per verificare come siano state effettivamente utilizzate le risorse.

 

PATENTE A PUNTI PER I CANTIERI

PNRR: patente a punti per i cantieriEntrerà in vigore il primo ottobre 2024 la patente a punti nei cantieri edili. Il nuovo obbligo, introdotto dal Decreto PNNR 4, art. 29, prevede che le imprese e i la

voratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili – come da articolo 89, comma 1, lettera a) del Testo Unico per la sicurezza sul lavoro D.lgs. 81/2008 – dovranno essere in possesso di una patente a punti rilasciata dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Il responsabile legale dell’impresa o il lavoratore autonomo dovrà: essere iscritto alla Camera di Commercio, aver adempiuto agli obblighi formativi, ovviamente essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DURC), del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF). Sono esenti dall’obbligo di patente a punti le imprese in possesso di certificazione SOA (Società Organismo di Attestazione), che qualifica a partecipare agli appalti pubblici.

La patente ha un meccanismo simile alla patente di guida: ha un totale di trenta crediti e solo chi ha una dotazione pari o superiore a 15 crediti è autorizzato a operare nei cantieri.

I punti possono essere decurtati al verificarsi di violazioni e a seconda della gravità. Ad esempio, vengono tolti:

  • 5 crediti per l’impiego di lavoratori irregolari;
  • 7 crediti per le violazioni che espongono i lavoratori ai rischi come esplosione o sprofondamento;
  • 10 crediti per la mancata elaborazione del DVR o del Piano di emergenza ed evacuazione;
  • 10 crediti per un infortunio che causa l’inabilità temporanea del lavoratore;
  • 15 crediti per un infortunio che causa l’inabilità permanente del lavoratore;
  • 20 crediti per la morte di un lavoratore causata dalla responsabilità del datore di lavoro.

 

I crediti persi potranno essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi in materia di sicurezza. L’Ispettorato nazionale del lavoro può, inoltre, sospendere la patente fino a un massimo di dodici mesi.

Se l’impresa o il lavoratore autonomo sono privi della patente o in possesso di una patente con punteggio inferiore a 15 crediti scatta il pagamento di una multa amministrativa da 6 a 12mila euro e l’esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per un periodo di sei mesi. L’impresa che, al momento della decurtazione, è impegnata nella realizzazione di un lavoro di un contratto di appalto o subappalto, potrà comunque portarlo a termine.

 

PIANO TRANSIZIONE 5.0: CREDITO D’IMPOSTA PER TECNOLOGIA E GREEN

PNRR: piano transizione 5.0Sicurezza e controlli nei cantieri ma anche investimenti nella digitalizzazione e nella transizione green, il Decreto PNNR 4, art. 38, introduce infatti il Piano Transizione 5.0 che prevede agevolazioni fiscali, – sotto forma del credi-to d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni, al settore di attività o alla localizzazione – alle imprese, quindi anche quelle del comparto dell’edilizia, che investono in tecnologie e processi di transizione digitale ed energetica.

Il Piano prevede 6,3 miliardi di euro, in aggiunta ai 6,4 già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025, a favore delle imprese italiane che effettuano nuovi investimenti in beni materiali e immateriali nell’ambito di progetti di innovazione e che conseguono una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento). Il credito, in compensazione, viene riconosciuto nella misura massima del 35% per investimenti fino a 2,5 milioni, scalando fino al 5% per investimenti oltre i 10 milioni e fino a 50 milioni per anno e per impresa beneficiaria.

Saranno ammessi anche investimenti in beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

 

Per approfondire la patente per i cantieri e tutte le novità del Decreto-legge 19 consulta il sito web della Gazzetta Ufficiale.

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