La casa in un guscio: il progetto di Alessia Elettra Campana

Michela Pesenti / 25 Settembre 2020 / Stili e Novità

Costruire una casa, anzi un condominio, non con mattoni o cemento ma con la carta: l’idea è di Alessia Elettra Campana, giovane illustratrice riminese, che per la sua tesi di laurea ha dato vita al progetto “Guscio – Storie da esplorare”. Una casa plurifamiliare tutta da comporre scegliendo tra 12 appartamenti pop-up che rappresentano e narrano ciascuno la vicenda di un diverso inquilino o nucleo abitativo a cui è associato un ambiente della casa che ne rispecchia usi e costumi.

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Un gioco per piccoli e più grandi per dare vita al proprio condominio creando intrecci narrativi sempre diversi; un contenitore di storie da esplorare, un racconto della realtà che ci circonda attraverso le architetture e il design dei diversi appartamenti tracciati dall’autrice che, insieme alla caratterizzazione dei personaggi (dall’anziano solo alla coppia di fatto, dagli studenti in affitto agli extracomunitari conviventi), punta a rispecchiare il più possibile una società in continua evoluzione e scardinare i percorsi statici dell’abitudine che spesso condizionano il modo in cui ogni giorno viviamo i nostri spazi.

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«L’idea iniziale – racconta l’autrice – era “semplicemente” quella di costruire un palazzo di carta. Passeggiando ho sempre sbirciato dentro a ogni porta e finestra aperta e fantasticavo sull’idea di poter ricreare un diorama casalingo dove fosse possibile praticare nel piccolo lo stesso gesto, attraverso aperture fustellate sui muri di carta. Poi il confronto con diverse problematiche progettuali, tra cui la configurazione di un pubblico come quello infantile ha gradualmente condotto alla forma attuale del progetto, che è qualcosa di unico nel suo genere: Guscio infatti è un ibrido, un po’ albo illustrato (con una parte testuale che si accompagna alla rappresentazione visiva, oltre che le 12 storie-appartamento si presentano come singoli libretti), un po’ gioco (si presenta in una scatola e il lettore ha un ruolo attivo nella creazione dell’edificio) e un po’ giocattolo (ha una parte importante di interazione manuale, e infine diventa un oggetto con una sua presenza fisica nello spazio)».

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La tecnica grafica utilizzata è una convivenza di stili, tra una base tradizionale a grafite e pastelli a olio, pittura digitale e dettaglio fotografico che rappresenta con realismo i particolari della nostra estetica quotidiana. Il bianco e nero trasporta poi il condominio in una dimensione atemporale, come se la vita si fosse fermata un istante per essere osservata nei suoi particolari.

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