Al Vitra Design Museum una retrospettiva dedicata a Iwan Baan

Michela Pesenti / 1 Dicembre 2023 / Stili e Novità

Considerato uno dei principali fotografi di architettura, l’olandese Iwan Baan è protagonista di una retrospettiva al Vitra Design Museum: fino a marzo 2024 il museo di Weil am Rhein ospita la mostra «Iwan Baan: Moments in Architecture» che ripercorre l’ampio raggio di azione del fotografo. Attraverso le sue immagini, Baan ha documentato la crescita delle megalopoli globali, esplorando edifici tradizionali o informali e ritraendo opere di noti architetti contemporanei, il tutto proposto in un percorso espositivo che traccia un panorama dell’architettura mondiale dagli inizi del XXI secolo, dei suoi contesti urbani e sociali e delle persone che usano questi edifici.

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Il suo modus operandi è rapido e preciso, le sue immagini sono poetiche e, al contempo, estremamente umane. Baan sa come immortalare un edificio in tutto il suo splendore, catturando anche i momenti in cui l’architettura prende vita, in cui si formano i progetti, i muratori sono in pausa, le persone prendono possesso di un nuovo appartamento o si trasferiscono altrove.

Molte delle immagini iconiche degli ultimi vent’anni sono state scattate dall’occhio documentaristico di Baan, dai ritratti «ufficiali» di monumenti architettonici alle foto di Manhattan immersa nel buio dopo l’uragano Sandy nel 2012. La mostra presenta esempi che coprono tutte le aree operative di Iwan Baan sin dai primi anni del XXI secolo e comprende anche filmati e fotografie poco note di architettura informale, dal villaggio circolare in Cina alla chiesa rupestre in Etiopia, dalle abitazioni di più piani autocostruite al Cairo alla Torre David a Caracas.

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«L’importante è raccontare una storia, che è qualcosa di molto intuitivo e fluido. Non mi interessa tanto ritrarre edifici al di fuori del tempo, quanto piuttosto l’attimo specifico, il luogo e le persone che vi abitano, tutti quei momenti non previsti e non pianificati all’interno e attorno allo spazio, il modo in cui le persone interagiscono con quello spazio e le storie che ne nascono» racconta il fotografo.

Dopo la sua prima collaborazione con Rem Koolhaas, nel corso degli anni Iwan Baan ha creato contatti con numerosi architetti di fama internazionale. Herzog & de Meuron, Francis Kéré, Sou Fujimoto, Tatiana Bilbao, Diller Scofidio + Renfro, SANAA, Toyo Ito e molti altri affidano a Iwan Baan il compito di documentare i loro progetti. Baan cattura il carattere e il contesto di un edificio combinando scatti aerei fatti da un elicottero con una serie di prospettive diverse che vanno dalle vedute panoramiche ai primi piani dei dettagli. La maggioranza degli architetti si fida del suo intuito fotografico e lascia a lui la scelta dei soggetti e delle angolazioni per lo scatto perfetto. Per Baan l’attimo è decisivo: invece di aspettare le condizioni «ideali», preferisce cogliere l’attimo e crea, quasi per caso, scatti che riescono poi a determinare l’immagine pubblica di un edificio.

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