Architettura e arte nel piatto

Michela Pesenti / 7 Agosto 2020 / Stili e Novità

Servire una torta a forma del Centre Pompidou o un piatto di pasticcio di tonno che richiama la pop art di Andy Warhol? Se amate l’architettura e l’arte e avete una passione anche per la cucina potete cimentarvi nella realizzazione di ricette con cui ricreare alcune delle più celebri opere e strutture prendendo spunto da Marie Troïtskaia e dal menù creato dallo chef Jon Atashrooe del ristorante L9 della Tate Modern di Londra.

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Giovane architetto russo, Marie Troïtskaia riproduce in formato dessert i progetti delle più grandi firme dell’architettura, da Renzo Piano a Frank Gehry, da Alvar Aalto a Le Corbusier. Dolci sofisticati, dal design studiato in ogni minimo dettaglio, come il Centre Pompidou riprodotto fedelmente in scala 1:500, e realizzati mettendo in pratica le diverse tecniche apprese durante gli studi di architettura e i corsi di cucina frequentati Veri e propri progetti tutti da gustare creati a partire da schizzi e modelli 3d a cui segue la fase di scelta degli ingredienti che richiamano i paesi di origine degli architetti come la torta Tadao Ando Cube che omaggia il Giappone, mentre il dessert Corbusier è un piccolo edificio modernista realizzato con cioccolato al latte e caramello salato, mentre la torta per Frank Gehry ricorda le sue onde di metallo che sprigionano sapori tipici del Canada.

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Dai maestri dell’architettura alla pop art di Andy Warhol: in questo caso il riferimento a cui guardare è la Tate Modern di Londra che in occasione di una grande retrospettiva dedicata al genio americano (visitabile con un tour online fino al 6 settembre) ha creato un menu ad hoc. “Flavours from The Factory”, firmato dallo chef Jon Atashrooe del L9è menu composto da una carrellata dei piatti particolari, che richiamano i titoli delle opere di Warhol e i loro soggetti, ma ripropongono anche le ricette preferite dell’artista statunitense. I gusti di Warhol sono stati rivisitati in chiave moderna: i fiocchi di mais sono accompagnati da una pannacotta (in omaggio alle scatole di cereali dipinte dall’artista), mentre la Mars Cake, una golosa torta al cacao con banane caramellate, richiama la merenda preferita dell’artista, ovvero una semplice barretta di cioccolato in mezzo a due fette di pane. La Coca Cola viene poi inserita nel menù come Coca Cola Jelly, una gelatina ricoperta da crema Chantilly, mentre Tunafish Disaster è un pasticcio di tonno e salse ispirato alla celebre serigrafia del 1963.

 

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