Con la sua superficie di 33.700 mq la biblioteca di Tianjin Binhai, in Cina, è la biblioteca più grande del mondo. Progettata in soli tre anni dallo studio olandese MVRDV in collaborazione con TUPDI (Tianjin Urban Planning and Design Institute), la struttura fa parte, insieme ad altri quattro edifici, di un imponente complesso culturale che conta tra i suoi architetti Bernard Tschumi Architects, Bing Thom Architects, HH Design e lo studio tedesco GMP.
L’edificio, che ospita oltre un milione di libri, distribuiti in scaffali che si snodano dal pavimento al soffitto, accoglie gli ospiti con una facciata in vetro con sistemi lamellari per l’ombreggiatura caratterizzata da una grande apertura ovale che, sovrapponendosi alla sfera collocata nella hall, crea la figura di un occhio. Un progetto la cui bellezza risiede proprio nel dialogo tra interno ed esterno, con l’enorme sfera (Eye) dalla superficie specchiata, in cui trova posto un auditorium, che viene percepita al di fuori come l’iride luminoso di un immenso occhio. Varcando la soglia di ingresso la sensazione di stupore aumenta ancor di più osservando la sfera stessa, la cui presenza trasforma l’atrio della biblioteca in un ambiente futuristico attraverso un gioco di riflessi che aumenta lo spazio percepito. Tutto attorno la sinuosità delle linee sviluppate dal pavimento alla copertura riecheggia l’andamento ondulato della sfera e, livello, dopo livello, danno vita a un luogo luminoso e privo di angoli, ben lontano dall’immaginario comune della biblioteca come luogo buio e labirintico. Le scaffalature a gradoni bianche fungono non solo da elementi d’arredo, ma anche come posti per sedere, discutere, incontrarsi e da scale per accedere ai livelli superiori dove vi sono sale di lettura, libri e aree lounge, sale riunioni, uffici, sale computer e audio, mentre il piano interrato è adibito a spazio di servizio e archiviazione.