Design ad alta quota: le più belle strutture delle Alpi

Michela Pesenti / 24 Luglio 2020 / Stili e Novità

Tra le mete più amate per le vacanze c’è sicuramente la montagna, con i suoi paesaggi mozzafiato e la bellezza della natura incontaminata. Un viaggio ad alta quota per scoprire nuovi orizzonti e panorami delle nostre Alpi, concedersi un momento di relax immersi nel verde e perchè no, in strutture dal design e dall’architettura futuristica, di cui vi diamo qualche suggerimento.

Sulle Alpi Giulie, in provincia di Udine, a 2.500 metri sul Foronon del Buniz si trova il bivacco Luca Vuerich. Progettato dall’architetto Giovanni Pesamosca, il bivacco è stato progettato per ricordare l’omonimo alpinista morto in una valanga nel 2010. Una piccola cappella il cui design impedisce alla neve di accumularsi sul tetto e la sua apertura a sud permette al sole di sciogliere invece quella che si accumula davanti l’apertura.

Spostandoci in Val d’Aosta, in val Veny, a 3.071 metri nel massiccio del Monte Bianco ecco invece il rifugio Gonella, inaugurato nel 2011 sostituendo la baita di legno preesistente che risaliva al 1891. Situato su un sperone roccioso sopra il ghiacciaio del Dôme ai piedi dell’Aiguilles Grises, il rifugio è il punto di partenza della via italiana di ascesa al Monte Bianco e oggi la sua architettura ricorda ancora le forme di una capanna, ma in versione più hi-tech.

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In provincia di Cuneo, i rifugi Fauniera di Castelmagno e Mongioie di Ormea offrono agli amanti della montagna la possibilità di dormire in casette di legno immersi nella natura, per ammirare le stelle ad alta quota. StarsBox, questo il nome delle casette progettate da Officina82, nascono come una rivisitazione architettonica e contemporanea dei giacigli dei pastori nomadi. Una casetta che può essere utilizzata da singoli viaggiatori o coppie sia aprendo il tetto, per contemplare la bellezza del cielo o con il tetto chiuso per ricordarsi quando da bambini ci si nascondeva per creare un rifugio perfetto, la propria capanna.

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Un’esperienza simile è offerta anche dal rifugio Col Gallina di Cortina d’Ampezzo a poche centinaia di metri dal Passo Falzarego, a 2.055 metri di quota. Qui troviamo la Starlight Room Dolomites 360°, una camera mobile in legno di abete e pareti in vetro che ruota su stessa di 360 gradi, per regalare in ogni momento la migliore prospettiva e seguire il movimento degli astri. Un’avventura unica da vivere che ha inizio al tramonto con una cena rustica per poi lasciarsi cullare dalla luce delle stelle aspettando le luci del mattino.

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Fra Lombardia e Trentino il Panorama Glacier 3000 svetta con la sua sagoma all’arrivo della cabinovia Presena, a 3mila metri di quota, regalando una vista mozzafiato a 360 gradi sull’Adamello, le Lobbie, la Presanella e Pian di Neve, il più vasto ghiacciaio delle Alpi italiane. Realizzato completamente in vetro e acciaio, il rifugio è uno spazio esclusivo dal design curato in ogni minimo dettaglio.

 

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A 2.700 metri d’altezza, nel Parco dello Stelvio, c’è invece il Sunny Valley Kelo Mountain Lodge costruito senza cemento, ma solo con materiali naturali. Dallo scavo in roccia sono state ricavate le pietre per costruire i muri e il tetto è stato realizzato interamente in scandole in larice: grazie all’utilizzo di pietra locale (per il basamento e parte dei muri) e al “Kelo”, un particolare abete lappone, lo chalet è perfettamente integrata con l’ambiente naturale che la circonda. Assemblata da operai Sami della Lapponia e artigiani valtellinesi, la struttura garantisce un’esperienza unica, ovvero vivere l’emozione di essere avvolti e protetti da legni nordici ultracentenari, respirando i profumi di resina e licheni che ancor oggi rilasciano.

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