Fuorisalone 2019: le installazioni da non perdere

Michela Pesenti / 12 Aprile 2019 / Stili e Novità

Se non avete ancora avuto modo di immergervi nella scoppiettante atmosfera del Fuorisalone di Milano e della Milano Design Week, nessun problema, avete tutto il weekend per rimediare. Fino a domenica 14 aprile potrete infatti curiosare tra le innumerevoli installazioni che costellano le vie della città alla scoperta delle nuove tendenze e delle nuove forme del design; noi ve ne suggeriamo alcune.

TORTONA DESIGN DISTRICT

Parlando di Fuorisalone non si può non fare un salto in via Tortona, da sempre cuore pulsante della manifestazione, dove quest’anno tra le opere da non perdere assolutamente c’è Iqos World Revealed, installazione firmata dall’artista britannico Alex Chinneck per Philip Morris International. Il progetto, presso lo Spazio 400 all’interno dell’Opificio 31, cattura l’attenzione fin dal primo sguardo: una grossa cerniera con tanto di zip che si arrotola su se stessa incombe sulla facciata dell’edificio lasciandone intravedere l’interno. L’intero edificio, attraverso una serie di interventi scultorei, si trasforma in un’opera spettacolare sia all’esterno sia all’interno tra aperture inaspettate, surreali e illusorie.

 

L’OMAGGIO DI ARMANI A TADAO ANDO

Spostandoci poco distante in via Bergognone, all’Armani Silos va in scena la prima mostra di architettura dello spazio espositivo, tutta dedicata al genio architettonico di Tadao Ando. Vincitore dell’ambito Premio Pritzker nel 1995, l’archistar giapponese sarà protagonista a Milano con The Challenge, una serie di 50 progetti, a cui si aggiungono schizzi, modelli originali, video, disegni tecnici e fotografie che ne raccontano il percorso e l’approccio progettuale.

 

HUMAN SPACES NEL CORTILE DELLA STATALE

A pochi passi dal Duomo, nei cortili storici della Cà Grande, sede dell’Università Statale, la rivista Interni propone come ogni anno una serie di installazioni sperimentali e interattive di architettura e design. Help the Planet, Help the Humans è il progetto di Maria Cristina Finucci che prende forma sul prato del Filarete, il chiostro più grande. Un’opera che parla del pianeta: la scritta Help composta da tappi di plastica si illumina di rosso la sera e simboleggia il grido della Terra inquinata. Nel cortile principale trova posto anche La Foresta dei Violini, installazione dello studio Piuarch che celebra la foresta di Paneveggio in val di Fiemme, i cui abeti rossi utilizzati per realizzare i preziosi violini Stradivari sono stati distrutti da una violenta ondata di maltempo. Su un enorme cavalletto poggiano due abeti rossi di circa 12 metri provenienti proprio da quei territori, mentre nella parte sottostante gli studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano suonano quasi ininterrottamente per la durata della manifestazione.

 

LA POLTRONA UP DI GAETANO PESCE

Una versione monumentale dell’iconica poltrona Up 5&6 di Gaetano Pesce campeggia in piazza Duomo. Otto metri di altezza per l’installazione Maestà Sofferente, firmata dallo stesso designer, che rappresenta attraverso un corpo femminile nudo ferito da un centinaio di frecce, una metafora dei femmincidi e delle violenze subite dalle donne.

 

THE CIRCULAR GARDEN ALL’ORTO BOTANICO DI BRERA

Porta la firma dello studio Carlo Ratti Associati l’installazione di Eni The Circular Garden che punta tutto sul concetto di economia circolare. Al centro dell’orto botanico si trova infatti una struttura che ha utilizzato come materiale di costruzione i funghi, metafora perfetta di questa visione. Un’architettura che cresce in modo organico,  e che, proprio come i funghi,  è destinata a tornare alla natura, in modo circolare: alla fine del FuoriSalone, infatti, le strutture smontate e smantellate saranno restituite al terreno.

 

AQUA. LA VISIONE DI LEONARDO DI MARCO BALICH

Non smette di stupire nemmeno in occasione del Fuorisalone la creatività di Marco Balich che con Aqua. La visione dei Leonardo rende omaggio a da Vinci in occasione dei 500 anni della sua morte. Le porte della Conca dell’Incoronata si aprono eccezionalmente per ospitare l’installazione scenografica e lo spettacolo interattivo fatto di suoni, proiezioni e acqua: una sala degli specchi in cui una sinfonia interattiva di suoni e gorgoglii orchestra l’erogazione di reali getti d’acqua.

 

NEI TUNNEL DI VENTURA PROJECTS

Nei tunnel sotto la Stazione Centrale, presso gli ex Magazzini Raccordati, il marchio Freitag ha chiamato il videoartista Georg Lendorff per realizzare un’opera  che ha lo scopo di intavolare un dibattito sul buono e il cattivo design. Al centro di Unfluencer – De-sinning the Designer, si trova un’installazione immersiva di filmati e luci. Proiezioni su migliaia di fili appesi al soffitto rendono sfocata la percezione spaziale e temporale dell’osservatore, offrendo un rifugio ideale per un breve momento di riflessione nel bel mezzo della frenesia milanese, al riparo da tutti gli influssi esterni. I visitatori potranno così confessare tutti i loro peccati in fatto di design e acquisti, completamente soli.

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