Il design degli anni Cinquanta in mostra a Gorizia

Michela Pesenti / 21 Luglio 2023 / Stili e Novità

A Gorizia, fino al 27 agosto, è possibile visitare la mostra Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile. Promossa e organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, l’esposizione mette in scena nelle sale del sontuoso Palazzo Attems Petzenstein, nel cuore della città, il “Miracolo italiano” e il mito del made in Italy e dello stile che ha reso celebre il nostro Paese in tutto il mondo.

Due, in particolare, i settori protagonisti della mostra: la moda e il design, in cui è compresa anche la tradizione delle arti applicate, punto di forza della produzione italiana, più artigianale in epoche passate, a cui si affianca il cinema, che dell’Italian Style fu un potentissimo mezzo di amplificazione planetaria. L’arco temporale preso in esame è idealmente quello che intercorre tra le elezioni del 18 aprile 1948 e le Olimpiadi di Roma del 1960, un periodo di rinascita economica e culturale, di grande fermento e creatività sia dal punto di vista industriale sia artistico e artigianale.

 

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La sezione dedicata al design e alle arti applicate spazia dai mobili alle lampade, dalle ceramiche ai vetri, dai metalli alle stoffe d’arredamento, ai tappeti e agli arazzi, scegliendo tra le eccellenze creative del periodo: i mobili disegnati da Franco Albini, Gio Ponti, Osvaldo Borsani, Gastone Rinaldi, Carlo Mollino, Ico Parisi, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, realizzati da Poggi, Cassina, Fornasetti, Arflex, Azucena, Tecno, Fontana Arte, Rima, le lampade all’avanguardia di Gino Sarfatti, Angelo Lelii, Max Ingrand e dei fratelli Castiglioni, le ceramiche prodda Guido Andloviz, Antonia Campi, Giovanni Gariboldi, Piero Fornasetti, Ettore Sottsass e quelle più “di nicchia” create da Guido Gambone, Guerrino Tramonti, Salvatore Meli, Pietro Melandri, Alessio Tasca, Clara Garesio, la San Polo o, ancora, quelle “d’autore” di Lucio Fontana, Fausto Melotti e Leoncillo Leonardi. Contribuiscono a ricreare l’atmosfera degli anni del boom alcuni esempi iconici di design industriale, come il televisore orientabile Phonola 17/18 del 1956, l’orologio meccanico Cifra 5 di Solari e inoltre la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 del 1950 e la macchina da cucire Necchi Mirella del 1957, entrambe disegnate da Marcello Nizzoli e premiate con il Compasso d’Oro, il più autorevole premio mondiale di design, istituito nel 1954. A questo tema sarà dedicata una sezione della mostra.

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Gli anni Cinquanta rappresentano anche per la moda un decennio importante, tanto che al 1951 si fa risalire la nascita ufficiale della moda italiana, grazie all’iniziativa di Giovan Battista Giorgini, imprenditore che ebbe l’intuizione di riunire a Firenze i più importanti talenti creativi del momento, lanciando la stagione della Sala Bianca di Palazzo Pitti, scenografia d’eccezione di sfilate che radunavano i compratori di tutto il mondo ponendo le basi del fenomeno dell’Italian Fashion. Sarà esposta una selezione dei più significativi modelli del periodo, abiti e accessori, tra i quali creazioni di Emilio Pucci, Emilio Schuberth, Roberto Capucci, Simonetta, Alberto Fabiani, Sorelle Fontana, Jole Veneziani, Gattinoni, Biki, Curiel, Marucelli, Gucci e Salvatore Ferragamo.

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