In Danimarca il museo invisibile di Bjarke Ingels

Michela Pesenti / 4 Agosto 2017 / Stili e Novità

Un museo invisibile realizzato in un vecchio bunker della seconda guerra mondiale: è stato da poco inaugurato a Blåvand, in Danimarca, il nuovo museo Tirpitz che porta la firma dell’archistar Bjarke Ingels e che punta a raggiungere l’obiettivo dei 100.000 visitatori l’anno. Un complesso culturale innovativo, in grado di ospitare contemporanea fino a quattro mostre che promette di far vivere ai visitatori «un’esperienza incredibile e unica, misteriosa, sorprendente, drammatica, nascosta» come ha dichiarato Claus Kjeld Jensen, direttore di Varde Museums.

 

Con una superficie di 2.800 mq, il museo rompe gli schemi del modello architettonico del bunker, erodendo in maniera decisa il volume compatto originario. Perfettamente inserito in un’area di interesse paesaggistico, la struttura del museo si lega, mimetizzandosi, con il paesaggio circostante, mentre i tagli operati nel blocco in calcestruzzo della struttura risalente al secolo scorso intaccano l’archetipo della fortezza, aprendolo alla scoperta e all’attraversamento.

 

«L’architettura del Tirpitz ha spiegato lo stesso Bjarke Ingels  – è l’antitesi del bunker della seconda guerra mondiale. Il pesante oggetto ermetico viene contrastato dall’invitante leggerezza e dall’apertura del nuovo museo. Le gallerie sono integrate nelle dune come un’oasi aperta sulla sabbia, un contrasto netto con il cemento della fortezza nazista. Il bunker rimane l’unico punto di riferimento di un patrimonio oscuro così lontano che, dopo un attento esame, segna l’ingresso in un nuovo luogo di incontro culturale».

    SHARE VIA