L’appartamento segreto di Gustave Eiffel

Michela Pesenti / 11 Marzo 2016 / Stili e Novità

Il simbolo per antonomasia di Parigi, la Torre Eiffel, frutto del genio creativo dell’ingegner Gustave Eiffel nasconde al suo interno un piccolo segreto. Forse non tutti sanno che sulla cima del monumento, inaugurato il 31 marzo del 1889 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, Eiffel volle riservare un piccolo spazio per se stesso al terzo piano della torre.

Un appartamento piccolo ma accogliente, molto ambito da tutta l’élite parigina che sognava di poter affittare il pied à terre per poter ammirare la città da più di 300 metri d’altezza richieste che venivano prontamente rifiutate dall’ingegnere, come scritto in una nota dallo scrittore francese Henri Girard, perché «nessun’altra abitazione avrebbe potuto offrire al suo proprietario un luogo lontano dai rumori e dalla sofferenza umana».

 

In contrapposizione ai 18.038 pezzi di ferro forgiato e i 2 milioni e mezzo di bulloni utilizzati per la costruzione della Torre Eiffel, l’appartamento dell’ingegnere era arredato in modo molto semplice, con mobili scelti secondo lo stile tradizionale dell’artigianato francese e carta da parati. Tra armadi e tavoli in legno, divani in velluto e un pianoforte a coda, Gustave Eiffel era solito accogliere colleghi e scienziati.

Oggi l’appartamento, rimasto inaccessibile per anni, può essere ammirato attraverso le vetrate del terzo piano, per scoprire come era il “Bureau de Gustave Eiffel”, con il suo particolare arredamento rimasto invariato nel corso dei secoli, e i tre laboratori connessi all’appartamento: uno per le previsioni meteo, uno per l’astronomia e uno per lo studio della fisiologia.

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