I murales “mangia” smog

Michela Pesenti / 20 Settembre 2019 / Stili e Novità

Non solo forma d’arte ed espressione della cultura underground ma anche strumento per combattere l’inquinamento: i murales non sono più solamente opere considerate al di fuori del sistema ma diventano sempre più parte integrante del tessuto urbano delle grandi città e, come nel caso di Roma e Padova, delle pareti “mangia” smog.

 

Nella capitale, nel quartiere ostiense, svetta il murales Hunting Pollution, firmato dallo street artis Iena Cruz (nome d’arte di Federico Massa), che raffigura un enorme airone tricolore che cattura nel suo becco un pesce che nuota in un mare inquinato. Doppia la chiave di lettura dell’opera: da una parte l’animale inconsapevole cattura la sua preda in un mare fortemente inquinato, dall’altra sarà lui stesso a cacciare l’inquinamento in uno degli incroci più trafficati e inquinati della capitale grazie all’utilizzo delle eco-pitture.

 

Mille mq di arte ma anche di lotta all’inquinamento: il murales è stato realizzato utilizzando alcune pitture ecologiche che, attivate dalla luce, sia naturale sia artificiale, sono in grado di eliminare diversi agenti inquinanti come ossidi di azoto, benzene, e formaldeide, trasformando di fatto ogni parete in un depuratore d’aria naturale. Una soluzione intelligente che permette di ridurre il livello di inquinamento dell’88%, basti pensare che 12 mq di muro ricoperto con la vernice ecologica eliminano l’inquinamento prodotto da un auto in un giorno.

 

Grazie alla realizzazione di Hunting Pollution, il murales del suo genere più grande in Europa, non solo si riuscirà a combattere l’inquinamento ma allo stesso tempo si è contribuito alla riqualificazione di un palazzo. Un’operazione sempre più apprezzata non solo nelle grandi città europee ma anche nel nostro Paese come dimostra l’esempio di Padova dove è stato organizzato un festival biennale di murales sostenibili a cui hanno partecipato vari artisti italiani e francesi per dipingere 20 grandi muri di quartieri periferici, messi a disposizione sia da enti pubblici sia da soggetti privati.

 

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