Un nuovo Bauhaus per l’Europa

Michela Pesenti / 5 Febbraio 2021 / Stili e Novità

Un nuovo progetto culturale per l’Europa ispirato ai principi del Bauhaus, la celebre scuola tedesca di architettura, arte e design, per agevolare la trasformazione green degli stati membri dell’Unione. L’esempio della scuola fondata nel 1919 a Weimar dall’architetto Walter Gropius, con il suo spirito interdisciplinare sarà il riferimento del New European Bauhaus, il piano per lo sviluppo e la riprogettazione in chiave verde e sostenibile del nostro continente.

«L’obiettivo del nuovo Bauhaus europeo, proprio come per lo storico movimento, è quello di riunire le persone di diversi contesti e professioni: architetti, designer, artisti, ma anche scienziati, studenti, esperti digitali e uomini d’affari. Solo se lavoriamo tutti insieme, saremo in grado di fare in modo che la trasformazione green diventi realtà, solo se cultura e tecnologia, innovazione e design procedono di pari passo potremo creare un domani migliore» ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea.

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L’ avanguardia del Bauhaus che ha influenzato il pensiero creativo di tutto il mondo per oltre un secolo, ispirerà il progetto di rinnovamento europeo basato sui principi di sostenibilità, inclusività ed estetica e che coinvolgerà architetti, artisti, studenti, ingegneri, designer e cittadini che lavoreranno tutti insieme per immaginare, costruire e progettare un nuovo futuro per l’Europa.

«Come lo storico movimento Bauhaus che si diffuse in tutto il mondo partendo da Weimar, il nuovo Bauhaus europeo è immaginato per essere ben più di una semplice scuola di architettura che utilizza nuove tecnologie e tecniche. L’esplosione innovativa del Bauhaus non sarebbe infatti stata immaginabile senza il ponte gettato verso il mondo dell’arte e della cultura o verso le sfide sociali dell’epoca. Il primo Bauhaus ha dimostrato che l’industria e l’eccellenza nel design possono migliorare la vita quotidiana di milioni di persone. Il nuovo Bauhaus europeo deve innescare una dinamica analoga. Deve dimostrare che ciò che è necessario può essere anche bello, che lo stile e la sostenibilità vanno di pari passo. Dobbiamo abbandonare strade a noi familiari e cambiare la nostra prospettiva» ha aggiunto la presidente von der Leyen.

Combinando sostenibilità ed estetica e creando un ponte tra il mondo dell’arte e della cultura e il mondo della scienza e della tecnologia, il nuovo progetto europeo si articolerà in tre diverse fasi. La prima sarà una fase progettuale per esplorare e mettere a punto le nuove idee di design e dare forma al movimento, a cui seguirà la consegna di cinque progetti in diversi stati dell’Unione, che dovranno essere tutti «improntati alla sostenibilità, ciascuno con una sfumatura diversa: i loro temi spazieranno dai materiali da costruzione naturali all’efficienza energetica, dalla demografia alla mobilità orientata al futuro o all’innovazione digitale efficiente sotto il profilo delle risorse, ma sempre in combinazione con la cultura e l’arte». La terza e ultima fase, quella della diffusione delle idee, getterà uno sguardo oltre confine per aprire la strada alla doppia transizione, quella green e quella digitale, in tutto il mondo.

 

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