Quasi pronto il Chaoyang Park Plaza di Mad a Pechino

Michela Pesenti / 22 Settembre 2017 / Stili e Novità

Si sta per concludere la realizzazione di Chaoyang Park Plaza, il progetto firmato dallo studio cinese MAD Architects. Un nuovo complesso architettonico che modifica lo skyline di Pechino con i suoi 5 edifici, tra cui spiccano 2 torri asimmetriche che raggiungono i 120 metri di altezza, che interpretano e rappresentano la più completa realizzazione del concetto di “Shanshui City”: il progetto spinge al limite il processo di urbanizzazione di Pechino, creando un dialogo tra ambiente artificiale e paesaggi naturali. Il nuovo complesso è infatti situato al confine meridionale di uno dei più grandi parchi della metropoli le cui acque del lago “bilanciano le montagne” create dallo studio di architettura.

 

Per capire appieno l’opera di Ma Yansong, fondatore di MAD Architects, bisogna partire dal presupposto che «il parco fa parte della trama del progetto: prendendo spunto dalla bellezza naturale dei laghi e delle montagne, il complesso architettonico può essere letto e interpretato come un dipinto paesaggistico futuristico della città con le torri che rappresentano le vette, i singoli edifici i pendii, gli uffici collocati ai livelli più alti i crinali e le abitazioni le catene montuose, il tutto in combinazione con elementi paesaggistici classici come laghi, sorgenti, foreste, ruscelli, valli e rocce», come ha spiegato lo stesso architetto. Le forme degli edifici riecheggiano ciò che si trova nel paesaggio naturale reintroducendo la natura nella dimensione urbana, e più precisamente nel quartiere centrale degli affari di Pechino.

 

Le torri sono disegnate come se forze naturali di erosione avessero scolpito gli edifici in poche pieghe sottili, che scorrono lungo la facciata in linee verticali che ne sottolineano la dimensione. Elementi del paesaggio sono stati integrati negli interni delle torri per aumentare la sensibilità verso la natura nel contesto urbano: i due grattacieli sono infatti collegati da un atrio in cui è presente un cortile alto fino a 17 metri. A sud si trovano invece quattro edifici per uffici, sagomati come gigantesche pietre di fiume che hanno subito un lungo processo di erosione e disposti in modo tale da formare un insieme organico, con spazi di pertinenza per ciascuna unità. I due edifici residenziali multipiano sono adiacenti e continuano il concetto di ‘courtyard’ dando a tutti gli abitanti la libertà di vagare nel paesaggio simile a quello delle montagne.

 

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