Rinnovato il Museo del Design della Triennale di Milano

Team HABIMAT / 16 Luglio 2021 / Stili e Novità

Un museo ancora più ricco di documenti, opere di grafica, textile, automotive ed exhibition design: si presenta così, con una nuova veste, il Museo del Design Italiano della Triennale di Milano che punta a offrire maggiori contenuti e informazioni ai visitatori per un percorso articolato, che risponda alle curiosità e agli interessi di pubblici diversi.

«Il Museo del Design Italiano rappresenta un esempio unico di collezione pubblica che permette di veicolare il valore e l’importanza del design italiano a un pubblico molto ampio, non solo di addetti ai lavori. Indissolubile poi il legame tra la disciplina del design e la storia di Triennale, che fin dalla sua istituzione, è stata un centro nevralgico per il dibattito e la definizione della disciplina stessa. Proprio per questi motivi, dopo aver dato nel 2019 un assetto permanente alla struttura espositiva del Museo, abbiamo deciso di rinnovarlo ulteriormente. (…) L’accessibilità è poi per noi un tema centrale e ha guidato le scelte nella impostazione di testi e apparati. L’obiettivo è rendere la narrazione del design italiano aperta e inclusiva. Insomma, davvero per tutti» afferma Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano.

 

I pezzi del Museo del Design Italiano, a cui si aggiunge un esemplare della mitica 500 D del 1960 di Dante Giacosa per FIAT, sono esposti in ordine cronologico dal 1946 al 1981, secondo un arco temporale che rappresenta uno tra i più importanti per il design italiano, ovvero il periodo intercorso tra gli anni del dopoguerra e del successivo miracolo economico fino ai primi anni Ottanta, quando l’arrivo sulla scena di nuove esuberanti correnti come Memphis diede avvio – in Italia e nel mondo – a una nuova era nella produzione del design.

Il nuovo progetto allestito si arricchisce così di nuove opere accompagnate da fotografie, campagne pubblicitarie, packaging originali, materiali grafici, poster e, in alcuni casi, i modelli in legno realizzati da Giovanni Sacchi – concessi in deposito a Triennale da Regione Lombardia – per mostrare l’evoluzione del progetto dalla fase di studio e sviluppo fino alla sua realizzazione, messa in produzione e comunicazione.

A tutto questo si aggiunge il racconto della storia della Triennale «che nel 2023 celebrerà i 100 anni dalla sua istituzione, delle Esposizioni Internazionali e delle mostre in cui alcuni degli oggetti esposti sono stati presentati, come ad esempio la celebre Mostra dell’industrial design in occasione della X Triennale del 1954, con allestimento di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Sono state realizzate nuove didascalie per tutti gli oggetti esposti, oltre a testi di inquadramento su periodi storici, mostre e momenti particolarmente significativi per la storia del design legati all’istituzione. Inoltre, è stato sviluppato un percorso rivolto a chi si avvicina per la prima volta al design, dai bambini ai pubblici più trasversali che, attraverso una selezione di parole chiave, racconterà alcuni aspetti della progettazione e del design» come ha precisato Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano.

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