Il Serpentine Pavilion delle giovani architette di Counterspace

Francesca Negri / 26 Febbraio 2020 / Stili e Novità

Si tinge di rosa il Serpentine Pavilion 2020: quest’anno la realizzazione del padiglione temporaneo nei Kensington Gardens di Londra è stata affidata alle tre architette under 30 dello studio sudafricano Counterspace.

Un’impronta giovane quella che Saumayya Vally, Sarah de Villiers e Amina Kaskar imprimeranno all’architettura del padiglione che si traduce in uno studio dei luoghi di aggregazione nelle periferie della multisfaccetata Londra, portando all’interno del Serpentine Pavilion un piccolo racconto architettonico dei “margini” della città: Brixton, Hoxton, Whitechapel, Edgware Road, Ealing, North Kensington, Hackney e Pekham.

 

Associando forme architettoniche distintive di questi luoghi, il padiglione vuole essere un punto di incontro delle diversità che caratterizzano la capitale britannica, il tutto restituito attraverso una varietà formale frutto di un processo di addizione, sovrapposizione, sottrazione e giunzione.

Molteplici anche le tecniche e i materiali impiegati, all’insegna dell’ecosostenibilità: un mix di innovazione e tradizione che prevede l’utilizzo di sughero e moduli K-Briq, prodotti senza cottura a partire dal 90% di rifiuti riciclati, con il risultato di un decimo delle emissioni di carbonio dei mattoni normali.

 

Visitabile dall’11 giugno all’11 ottobre, il Serpentine Pavilion ospiterà eventi, dibattiti e incontri che ruoteranno attorno a diversi temi: come l’architettura può essere portatrice e ambasciatrice di benessere e se una struttura evolversi insieme all’ambiente, in linea con le norme eco-sostenibili.

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