Una mostra e un documentario per i 90 anni di Álvaro Siza

Michela Pesenti / 16 Giugno 2023 / Stili e Novità

Un architetto che ha influenzato con il suo lavoro diverse generazioni di progettisti: quest’anno compie 90 anni Álvaro Siza, tra i maestri dell’architettura contemporanea, vincitore del Pritzker Prize nel 1992 e vincitore nel 1988 della prima edizione del Mies van der Rohe Award. Per celebrare questo importante traguardo a Berlino è in scena la mostra Two Towers presso gli spazi dell’Aedes Architecture Forum dedicata alle torri, tipologia architettonica insolita per la carriera del progettista portoghese.

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Curata da António Choupina, l’esposizione (visitabile fino al 5 luglio) attraverso gli schizzi di Siza, le fotografie e i modelli, presenta due progetti recentemente completati, così diversi tra loro nonostante la loro semplicità: la torre residenziale di lusso 611 West 56th Street di Manhattan e la torre di guardia ecologica di Proença-a-Nova, nella foresta sempreverde del Portogallo. La prima, alta 137 metri, pur non svettando nello skyline di New York, riesce comunque ad “accarezzare il cielo”, mentre la seconda, alta 616 metri è stata pensata come vedetta per prevenire gli incendi. Due strutture diverse che non si contraddistinguono per l’altezza quanto per la lungimiranza e rappresentano una visione di Siza sulla verticalità e sull’integrazione con l’ambiente circostante.

L’architetto portoghese ha progettato diverse torri dal 1979, ma la maggior parte di esse non sono state costruite o sono progetti non dichiarati. Forse perché in Portogallo, le torri sono una sorta di tabù o forse perché la topografia e il clima del sud favoriscono un approccio più tellurico, che enfatizza le linee orizzontali. A New York, invece, tutto è verticale e sporge dal suolo come un albero, come descrisse la metropoli Siza dopo il suo primo viaggio negli Stati Uniti, circa mezzo secolo fa.

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Schizzi, modelli 3D, plastici e foto illuminano la passione di Álvaro Siza per le torri, concentrandosi su due casi di studio e sulle loro caratteristiche divergenti: uno privato e l’altro pubblico, uno urbano e l’altro rurale, uno in cemento armato e l’altro con struttura leggera in acciaio. La mostra multimediale comprende anche interviste e oggetti progettati da Siza in contesti diversi, come un set di sedie in rattan intrecciato disegnate per Camerich, un partner di cooperazione di Aedes.

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Le celebrazioni per i 90 anni di Siza non si declinano sono nella mostra di Berlino ma anche nell’omonimo documentario firmato dal regista e produttore Augusto Custodio in cui si cerca di scoprire e far emergere il lato più personale dell’architetto. Il tutto ripercorrendone la vita personale, dall’infanzia al rapporto con sua moglie fino alle sue passioni, in particolare la musica classica. Una narrazione in prima persona che si intreccia con le memorie e gli aneddoti di altre figure indissolubilmente legate alla sua vita e alla sua opera, come gli architetti Eduardo Souto de Moura e Carlos Castanheira.

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