Architettura e cinema: i film da non perdere

Michela Pesenti / 18 Settembre 2020 / Stili e Novità

Se durante la quarantena avete fatto incetta di film e documentari dedicati all’architettura e design proposti dalle principali piattaforme streaming (di cui vi abbiamo raccontato qui), allora non potete perdervi, se non li avete già visti, i “15 film famosi che un architetto non può non conoscere” selezionati da Mauro Melis per il portale Unione Professionisti che qui vi riproponiamo.

Quindici pellicole in cui l’architettura non fa solo da sfondo allo svolgimento della trama e delle vicende narrate ma è un elemento preponderante facendo scoprire agli spettatori mondi nuovi e scenari familiari.

1. My archtect. A Son’s Journey, diretto da Nathaniel Kahn, 2003

Un documentario dedicato alla figura dell’architetto Louis Kahn, un uomo geniale e controverso, tratteggiata dal figlio Nathaniel visitando i luoghi da lui progettati e intervistando amici, collaboratori, allievi, ex donne, colleghi. Il ritratto di un artista tormentato, attentissimo alla luce naturale e alla geometria delle forme, totalmente dedito al lavoro, tra modernismo e riscoperta delle rovine romane, greche ed egiziane.

2. The Belly of an Architect, diretto da Peter Greenaway, 1987

Arrivato a Roma con la moglie per curare una mostra intorno a Etienne-Louis Boullée, l’architetto americano Stourley Karcklite scopre di avere un cancro allo stadio terminale. Le rovine romane, con la loro allure di eternità che sembra minimizzare l’importanza di ogni destino individuale, divengono la scenografia perfetta per riflettere sulla storia e sulla sofferenza di ciascuno.

3. Metropolis, diretto da Fritz Lang, 1927

Un vero e proprio capolavoro del cinema muto e modello a cui si sono ispirati la maggior parte dei film distopici di fantascienza. Nell’anno 2026, la città di Metropolis è governata da un gruppo di ricchi industriali, guidati dal despota Joh Fredersen, che dall’alto dei loro grattacieli sfruttano l’intera classe operaia relegata nel sottosuolo cittadino dove un’enorme “M Machine” esplode al loro primo errore. L’imponente architettura dei grattacieli della città è al centro della scena quasi come personaggio principale, rappresentando un potere che annienta e soggioga.

4. Koyaanisqatsi, diretto da Godfrey Reggio, 1982

 Un film senza trama e dialoghi che guida lo spettatore attraverso un viaggio che inizia con la natura per passare successivamente all’intervento dell’uomo e diventa sempre più frenetico, in un collage di filmati per raccontare la storia dell’evoluzione umana. Oltre per la sua colonna sonora, la pellicola si contraddistingue per le scene aeree che immortalano ora edifici razionalisti ora i grattacieli americani illuminati di notte.

5. Caro diario, diretto da Nanni Moretti, 1993

Scritto, diretto e interpretato da Nanni Moretti, il film si compone di 3 episodi, il primo dei quali vede il protagonista in sella a una Vespa bianca attraversa le strade e i quartieri di una Roma estiva e semi deserta in cui le inquadrature dei paesaggi, delle architetture e dei monumenti accompagnano le riflessioni di Moretti.

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6. Il cielo sopra Berlino, diretto da Wim Wenders, 1987

In questo film il regista tedesco ritrae Berlino attraverso gli occhi di due angeli invisibili mentre osservano le storie e i pensieri della gente del posto che girovaga per le strade della città e nei sui luoghi più iconici, tra cui Potsdamer Platz e il muro.

7. L’odio, diretto da Mathieu Kassovitz, 1995

Girato in bianco e nero, il film prende spunto dalla reale uccisione di un ragazzo delle banlieue di Parigi per raccontare la vicenda di 3 ragazzi e analizzare i problemi sociali delle periferie parigine, tra integrazione ed emarginazione. Una pellicola che seppur girata 25 anni fa risulta ancora oggi quanto mai attuale.

8. Futurismo, diretto da Marcel L’Herbier, 1923

Il film muto ruota attorno alla femme fatale Claire Lescot, “la donna disumana”, che è desiderata da tutti: l’uomo d’affari, il politico, un maharaja e Einar l’inventore che finge il proprio suicidio per lei. A lavorare alla scenografia c’era l’architetto Robert Mallet-Stevens, che progettò la facciata della villa di Clair, mentre Fernand Léger progettò il laboratorio dell’inventore in stile cubista e Alberto Cavalcanti progettò l’atrio in stile Art Nouveau.

9. Blade Runner, diretto da Ridley Scott, 1982

La Los Angeles del 2019 immaginata da Ridley Scott nel 1982: un paesaggio distopico, immerso nell’oscurità, ambientato nella Ennis House di Wright, nel Bradbury Building e nelle torri del Westin Bonaventure Hotel in South Figueroa Street.

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10. Rocco e i suoi Fratelli, diretto da Luchino Visconti, 1960

Visconti mostra Milano da un seminterrato a Lambrate, dove la famiglia Parondi è costretta a vivere. Dalla cima del Duomo alla palestra di boxe, passando per l’Idroscalo e la stazione centrale, Milano viene riproposta attraverso una lente in bianco e nero.

11. Mamma Roma, diretta da Pier Paolo Pasolini, 1962

Anna Magnani è “Mamma Roma”, una prostituta che vuole cambiare vita. La telecamera la segue attraverso le sue avventure con uno sfondo di Casal Bertone, il sobborgo di Quadraro, Tor Marancia. Un grande film per scoprire Pasolini ed esplorare la periferia di Roma e il suo sviluppo a metà del XX secolo.

12. Manhattan, diretto da Woody Allen, 1979

Gli alti e i bassi dei grattacieli sono un poetico sussulto di ironia e malinconia, come le note di un clarinetto jazz. La scenografia della città è impeccabile, tra tutti il ponte di Queensboro che collega Manhattan a Long Island City passando per Roosevelt Island.

13. Il passeggero, diretto da Michelangelo Antonioni, 1974

Jack Nicholson, un giornalista di successo annoiato dalla vita, assume l’identità di un morto dopo averne trovato il cadavere. La pellicola immortale Barcellona, alcuni squarci delle piazze di Londra e il Sahara.

14. Le Mani sulla città, diretto da Francesco Rosi, 1963

Un film con una visione unica dei “palazzinari” senza scrupoli. Ambientato a Napoli, tra l’ala destra e la sinistra, il film esplora il conflitto di interessi tra immobiliare, politica e amministrazione.

15. 2001: Odissea nello spazio, diretto da Stanley Kubrick, 1968

Tra i più famosi di  film di Kubrick, per la sua produzione i designer sono stati chiamati a immaginare le versioni future degli oggetti di uso quotidiano. Il film rimane un classico per la sua capacità di rappresentare il mistero della vita in una singola immagine: il monolito nero, dove tutti vedono ciò che vogliono.

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